Sono nato a Porto San Pancrazio e ne vado fiero. È una zona di Verona dove non c’è spazio per la pigrizia, si lavora duro e il sudore scorre, proprio come l’Adige. È da lui che ho imparato che ad andare controcorrente fai fatica, ma solo così diventi un pioniere. A MAYA ho dato la luce nel ‘99: è una vita fa. Ci sono state sfide, certo, ma le ho sempre prese per le corna, con la consapevolezza che essere venditori non bastava.
Della luce dovevamo diventare consulenti. Quando non lavoro sono nel mio giardino: mi divido tra la coltivazione dei pomodori e quella delle rose. Anche qui, se le cose crescono, sai che hai fatto le scelte giuste. Ogni mattina mi sveglio con orgoglio. Anche se siamo aperti da trent’anni, so che c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, creare, nuovi mercati da illuminare. E so che ovunque andrò, avrò persone valide al mio fianco.